50 anni di storia tra musica, canzoni ed emozioni.
Naviga tra i decenni per ripercorrere la biografia di Ron.

TIMELINE

GLI INIZI

Rosalino Cellamare nasce a Dorno, (Pavia), e cresce a Garlasco, a pochi chilometri di distanza, in una famiglia di origini pugliesi (il nonno paterno proviene da Trani); il padre Savino commercia olio d'oliva, mentre il fratello maggiore Italo è un pianista (che in seguito suonerà anche in alcuni suoi dischi, ad esempio nell'album Dal nostro livello), e lo introduce alla musica.

Prende lezioni di canto dalla professoressa Adele Bartoli, che lo iscrive fin da giovanissimo a svariati concorsi canori: il primo di una certa rilevanza è, nel 1967, la quarta edizione della Fiera della Canzone Italiana di Milano (organizzata dal maestro Angelo Camis).

In uno di questi concorsi (in cui canta 24 mila baci di Adriano Celentano) viene notato da un talent-scout della RCA Italiana: si reca a Roma con il padre, che firma il contratto (in quanto Rosalino è ancora minorenne) per la It di Vincenzo Micocci, distribuita dalla RCA: : in quell’occasione, negli studi della casa discografica, conosce Lucio Dalla e Renato Zero.

ANNI 70

Nel 1969 partecipa, senza ancora avere inciso un disco, al Cantagiovani, una manifestazione musicale itinerante organizzata dalla RCA, in cui si esibisce con altri artisti dell'etichetta come Gabriella Ferri, Ugolino, i Bertas, Christy e altri. Il debutto discografico avviene solo con il nome di battesimo, Rosalino, a 16 anni al Festival di Sanremo nel 1970 in coppia con Nada cantando Pa' diglielo a Ma': avrebbe dovuto presentare “Occhi di Ragazza” - in coppia con Sandie Shaw - ma la canzone venne ritenuta “non idonea” dalla commissione del Festival (fu incisa poco dopo da Gianni Morandi riscuotendo grande successo).

L'anno successivo presenta a Un disco per l'estate una canzone scritta da Paola Pallottino e Lucio Dalla, Il gigante e la bambina, che tratta il tema della violenza sui minori, subendo anche la censura di una parola (viso di creatura al posto di petto di creatura) e di una strofa (“il gigante adesso è in piedi con la sua spada d’amore e piangendo taglia il fiore prima che sia calpestato” divenne “ma nessuno può svegliarla dal suo sonno tanto lieve il gigante è una montagna la bambina adesso è neve”). La canzone ha successo.

Nello stesso anno scrive insieme a Lucio Dalla la colonna sonora del film La mortadella di Mario Monicelli del 1971 (con Sophia Loren, Gigi Proietti, Susan Sarandon e Danny DeVito): alcuni dei brani, tra cui La storia di Maddalena, vengono incisi dalla stessa Sophia Loren, mentre Lucio Dalla userà poi l'introduzione strumentale della canzone in L'auto targata «TO», (nell'album Il giorno aveva cinque teste).

Alla fine del 1971, durante un viaggio in nave verso la Sicilia, scrive Piazza Grande insieme a Lucio Dalla per la musica e a Gianfranco Baldazzi e Sergio Bardotti per il testo; la canzone viene presentata dallo stesso Dalla al Festival di Sanremo 1972 (arrivando al 4° posto), e diventando un evergreen del cantautore bolognese (inciso anche in portoghese dalla cantante Amalia Rodriguez, nota come “La regina del Fado”). Ron era nella formazione (che comprendeva ben quattro chitarristi) che accompagnava Lucio Dalla sul palco del festival e, per l’emozione, sbagliò l’attacco della canzone, tanto che si dovettero fermare con tutta l’orchestra e ripartire.

Nello stesso anno Ron partecipa a Un disco per l'estate con il brano Storia di due amici (testo di Umberto Donato, paroliere calabrese di Pizzo) e scrive Oggi, domani, sempre per Vanna Brosio, sigla del programma televisivo Adesso musica.

Nel 1972 incide la versione italiana di Father and Son di Cat Stevens (Figlio mio, padre mio).

Nel febbraio 1973 pubblica il suo primo album, usando da qui in poi anche il cognome: Il bosco degli amanti (titolo preso dall'omonimo brano con testo di Umberto Donato) che include Principessa. A novembre esce un nuovo album, Dal nostro livello, che contiene Era la terra mia e I bimbi neri non san di liquerizia, con canzoni tratte dai temi di alcuni alunni figli di emigrati di una scuola elementare di Cinisello Balsamo, musicati da Ron e adattati per i testi da Gianfranco Baldazzi. Il progetto diventa un tour prodotto dal Piccolo Teatro di Milano e replicato per una ventina di date.

Nel 1975 pubblica il suo terzo album, “Esperienze” che, come i due precedenti, vede Ron autore delle musiche e Gianfranco Baldazzi dei testi.

Nel 1976 Ron pubblica il brano Evviva il grande amore (testo di Mogol e musica di Gigi Rizzi, chitarre e cori di Ivan Graziani; pubblicata anche nel 2008 nell’album “Quando sarò capace d’amare”) e interrompe quasi del tutto la sua carriera di cantante per dedicarsi al cinema. Tra il 1975 e il 1979, infatti, interpreta i film Lezioni private di Vittorio De Sisti, L'Agnese va a morire di Giuliano Montaldo, In nome del Papa Re di Luigi Magni e Turi e i paladini di Angelo D'Alessandro, apparendo anche in singoli episodi di un paio di serie televisive, girate per la TV inglese e francese.

Nel 1977, con Lucio Dalla, Teresa De Sio, Claudio Lolli, e altri, partecipa all’opera rock L'Eliogabalo - Operetta Irrealista, album dell’autore teatrale Emilio Locurcio.

Dopo il passaggio alla Spaghetti Records di Alessandro Colombini (produttore in quel periodo di Dalla, Bennato e PFM), nel 1978 torna in sala d'incisione e, con il 45 giri Occhi verdi mari calmi, partecipa all'edizione di quell'anno del Festivalbar, con risultati modesti (pur anticipando le sonorità sviluppate nei dischi seguenti).

Il 20 dicembre del 1978 partecipa come musicista e solista al live@RTSI di Lucio Dalla, concerto per la Tv Svizzera RTSI (da cui viene tratto un cofanetto CD+DVD pubblicato nel 2001).

Dopo queste prime esperienze discografiche Ron comincia a lavorare in studio sentendo il bisogno di cercare una propria identità artistica, non riconoscendosi nei cantautori cosiddetti “impegnati”. I suoi modelli sono, infatti, David Bowie, Lou Reed, Cat Stevens, James Taylor, e inizia a curare da musicista e arrangiatore i lavori dei suoi colleghi diventando per definizione un ” music maker” e facendosi notare a tal punto che nel 1979 Lucio Dalla e Francesco De Gregori lo chiamano per curare gli arrangiamenti del loro tour Banana Republic, che raccoglierà centinaia di migliaia di spettatori nei più grandi stadi d'Italia e dal quale verranno tratti un disco e un film. Durante questi concerti, viene data la possibilità a Ron di esibirsi come solista in I ragazzi italiani e Come va; per l’occasione scrive la musica del brano “Cosa sarà” (testo di Dalla e De Gregori, che la canteranno sul palco), inserita poi sul retro del 45 giri “Ma come fanno i marinai”.

L’esperienza avuta in questo importantissimo evento avrà un impatto fondamentale sul suo album successivo, che aprirà uno dei capitoli più importanti nella carriera dell’artista.

ANNI 80

Nel 1980 esce l'album Una città per cantare, che contiene la canzone omonima, versione italiana del brano The Road del cantautore statunitense Danny O' Keefe, già incisa nel 1977 dal californiano Jackson Browne, e altri brani scritti con Dalla (Io ti cercherò, Nuvole, Tutti i cuori viaggianti, tra i titoli), tranne Nel deserto (con testo di De Gregori) e Mannaggia alla musica (interamente di De Gregori); nel disco suonano con Ron, tra gli altri, Ricky Portera, Shel Shapiro, e la PFM al gran completo. È il suo primo grande successo e in cui compare con lo pseudonimo Ron.

Sempre nel 1980 pubblica un Q-Disc dal titolo Q Concert, con Goran Kuzminac e Ivan Graziani, contenente tre loro canzoni e l'inedito scritto e cantato insieme, ovvero Canzone senza inganni, a cui fa seguito una tournée dei tre artisti.

Con più consapevolezza e spronato dall’amico Lucio Dalla, Ron comincia a scrivere alcuni testi che finiscono nell’album Al centro della musica (1981), che ripete il successo del disco precedente: tra le canzoni, Si andava via (testo scritto dal cantautore Renzo Zenobi) e Una freccia in fondo al cuore.

Il 1982 è l'anno della vittoria al Festivalbar con Anima, contenuta nel disco Guarda chi si vede, registrato dopo un viaggio di due mesi negli USA voluto dalla RCA, dove Ron ha modo di incontrare artisti del calibro di Lou Reed, Paul Anka e Hall&Oates.

Sempre del 1982 è l'album Tutti cuori viaggianti, contenente Hai capito o no?, versione italiana di I Can't Go for That (No Can Do) del duo Daryl Hall & John Oates. Il disco (a cui partecipano gli Stadio, Lucio Dalla e Gianni Morandi) viene registrato dal vivo in studio, di fronte a un pubblico di soli ammiratori e giornalisti. Prende parte al progetto benefico “La terra è gialla e il cielo blu” a favore dell’AIRC, LP da collezione (con copertina di Aligi Sassu) con 14 protagonisti della hit parade italiana.

Nel 1983 esce Calypso, che include Sogno e Per questa notte che cade giù, prodotto da Mauro Malavasi con la  partecipazione del chitarrista Jimmy Villotti, e di due componenti degli Stadio (Ricky Portera e Fabio Liberatori).

Nel 1984 grande successo per il singolo Joe Temerario (contenuto nella raccolta I grandi successi di Ron (Sigla Quattro)) sigla di Domenica In e usato da Mario Monicelli nella sua pellicola Speriamo che sia femmina, nella quale Ron compare anche nella parte di se stesso.

Partecipa con il nome di Rosalino Cellamare all’album d’esordio di Luca Carboni “...intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film”.

Nello stesso anno, esce il fotolibro Ron si racconta curato da Claudio Gallo, Clay Logan, con testi di Gianfranco Baldazzi, in cui sono presenti fotografie del periodo americano, con Paul Anka e Lou Reed.

L'album successivo, del 1985, si intitola semplicemente Ron, e contiene le intense Teresa e MicheleParliamo un po' di teCaterina (nel quale duetta con l'esordiente Angela Baraldi) e Beati Noi. Tra i musicisti, anche Lucio Dalla (accreditato con lo pseudonimo di Domenico Sputo) e Gaetano Curreri (Stadio).

È tra gli artisti del progetto benefico MusicaItalia per l'Etiopia, incidendo con molti colleghi italiani la canzone Volare (Nel blu dipinto di blu) i cui proventi sono devoluti alla popolazione dello stato africano.

Nell'anno 1986 esce È l'Italia che va (trainato dal successo del singolo omonimo, sigla finale del gioco televisivo a premi “Pentatlon” condotto da Mike Bongiorno, e da Padrone del tuo cuore).

Nel 1988, Il mondo avrà una grande anima, suo secondo album dal vivo, con due inediti, l'omonimo presentato a Sanremo - ispirato dalla prodezza del giovane aviatore tedesco Mathias Rust, che, eludendo qualsiasi sistema di sorveglianza, nel 1987, in piena guerra fredda, atterrò con il suo piccolo aereo da turismo nella Piazza Rossa di Mosca – e l’altro, Helena, cantato in inglese, sigla delle 22 puntate della fiction omonima interpretata dall’attrice Paola Onofri.

Per il progetto-evento DallaMorandi, Ron scrive le musiche di Amore Piccolino e Disperati complici che Gianni Morandi canterà nel disco e durante il successivo tour.

Nel 1989 si dedica, in qualità di produttore, musicista, arrangiatore e autore, a un giovane esordiente Biagio Antonacci - conosciuto a Garlasco, dove lo stesso prestava servizio militare nella locale stazione dei Carabinieri - e al suo primo album: Sono cose che capitano dove Ron duetta anche nella canzone che dà il titolo all'album.

Compone la colonna sonora del film La cintura, tratto da un testo teatrale di Alberto Moravia.

ANNI 90

Nel 1990 scrive la hit Attenti al lupo, inizialmente intitolata La casetta, incisa da Lucio Dalla per l'album Cambio vendendo un milione e mezzo di copie.

Con la produzione di Roberto Danè inizia un altro capitolo della carriera di Ron, segnato dalla firma di un contratto discografico con la WEA. Il cantautore è pronto ad affrontare gli anni 1990 con un disco intitolato Apri le braccia e poi vola, lanciato dai singoli Un momento anche per te e Le ragazze, destinati ad avere un buon successo commerciale.

Nel 1992 pubblica Le foglie e il vento, album molto ispirato, supportato dall’attenta produzione di Danè e da Greg Walsh, arrangiatore di fama internazionale, che riscuote ancora una volta un enorme successo. Molti i brani scelti come singoli, tra i quali Non abbiam bisogno di parole (che diventa una delle sue canzoni più famose) Dentro ai tuoi occhi o mai più e A un passo dai miei sogni. Due anni dopo è la volta di Angelo (ancora Danè, ancora Walsh), con i singoli Sono uguale a teTutti quanti abbiamo un angelo e Il sole e la luna.

Nel 1995 Ron realizza un altro sogno aprendo, nella sua Garlasco - all’interno di una antica fabbrica di cioccolata - un proprio studio di registrazione, l’Angelo Studio, attualmente punto di riferimento di produzioni italiane e internazionali molto importanti.

Nel 1996 vince il Festival di Sanremo con Vorrei incontrarti fra cent'anni cantata in coppia con Tosca, aggiudicandosi anche il Premio Volare (Miglior Testo e Miglior Musica). Per l'occasione esce una nuova raccolta con alcuni dei suoi brani rivisitati con nuovi arrangiamenti, e con Ferite e lacrime, (versione italiana di You un successo dei Ten Sharp del 1992) singolo scelto per la stagione estiva. Nel dicembre del 1996, Ron partecipa al quarto Concerto di Natale in Vaticano con il brano Natale tutto l'anno, contenuto nel CD Chistmas in Rome.

Nel corso del 1997 esce l'album Stelle e nel 1998 torna a Sanremo con il brano Un porto nel vento, inserito nella ristampa sanremese del cd.

Nel 1998 esce il libro Ron: musica! Un ritratto artistico di Ron scritto da Dina Risolo (edizioni Tarab).

È del 1999 il 14º album di Ron: Adesso, scritto interamente in una baita di Livigno.

ANNI 2000

Il 27 febbraio 2000, Ron festeggia i 30 anni di carriera con l'uscita di 70/00 - doppio album contenente 13 suoi grandi successi in duetto con Gianni Morandi, Biagio Antonacci, Tosca, Lucio Dalla, Luna e Jackson Browne, oltre a 3 brani inediti (Noi, che diventerà anche un videoclip con Ornella Muti; Non è finito il tempo e Laggiù) - e con una trasmissione televisiva Una città per cantare, registrata all’Auditorium della Rai di Napoli e a lui interamente dedicata. Il duetto con Jackson Browne (Una città per cantare/The road, cantata in parte in italiano ed in parte in inglese) viene registrato dal vivo nella splendida Piazza Ducale di Vigevano (PV). Il video della performance è tuttora inedito.

2001: Ron crea la sua etichetta indipendente: “Le Foglie e il Vento”.

Nel 2001 incide la hit Sei volata via (tra le canzoni più trasmesse in radio quell’anno), uscita dalla penna di Jovanotti. Nell'album pubblicato a breve distanza, intitolato Cuori di vetro, sono incluse canzoni scritte in collaborazione con Francesco De Gregori, Renzo Zenobi, Renato Zero, Gianluca Grignani e Carmen Consoli.

Nel 2002 Pino Daniele lo invita ad una serie di concerti con lo stesso Pino Daniele, Francesco De Gregori e Fiorella Mannoia: i Fab Four, come verranno definiti, danno vita ad un tour che li porterà ad esibirsi insieme in alcuni dei luoghi più suggestivi d’Italia - davanti ad un pubblico di circa 250.000 persone - e pubblicano un CD doppio ed un DVD dell’evento, subito ai primi posti delle classifiche.

Alla fine del 2002, la Rai lo rivuole protagonista di uno show in prima serata. Nasce così ''Amici Miei'', spettacolo che, ancora una volta, ruota attorno alle canzoni di Ron e dei suoi amici coinvolti nell’album ''Cuori di vetro''.

Esce nel febbraio del 2004 Le voci del mondo, album concetto ispirato all'omonimo romanzo di Robert Schneider con musiche di Ron e testi di Alfredo Rapetti (in arte Cheope).

Il 9 Settembre 2004 è tra i protagonisti del concerto/tributo a Lucio Battisti - dove canta I giardini di marzo - e del conseguente album (pubblicato da BMG Ricordi e CAM Edizioni Musicali, per TV Sorrisi e Canzoni).

Nel gennaio del 2005 - in analogia tra vino e musica, capaci di unire, consolare e rallegrare - Ron presenta al pubblico la sua etichetta vinicola, Fracent’anni, che è anche il nome di un buon rosso e bianco.

Ad ottobre del 2005, esce, in allegato al Corriere della Sera, l'album Ma quando dici amore, contenente 13 duetti con 14 grandi artisti della musica italiana e internazionale (Anggun, Claudio Baglioni, Samuele Bersani, Loredana Bertè, Luca Carboni, Carmen Consoli, Lucio Dalla, Elisa, Jovanotti, Mario Lavezzi, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Raf, Tosca) e una traccia rom con Renato Zero. L'intero ricavato della vendita dell'album, viene devoluto all'AISLA, associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, di cui Ron è testimonial e parte del consiglio direttivo dell’Associazione (presidente è il suo caro amico Mario Melazzini). Per dare ancora maggiore visibilità al progetto, nel 2006 torna al Festival di Sanremo con il brano L'uomo delle stelle.

Nel maggio del 2007 esce il singolo L'amore è una bombola di gas e comincia una lunga serie di concerti che lo porta da un capo all'altro della penisola. È sempre dello stesso anno, la collaborazione con Ivana Spagna e Tristan B - artista maltese - per l'album di quest'ultimo.

Nell'ottobre del 2007 esce l'album Rosalino Cellamare - RON - in concerto, registrato dal vivo con l'accompagnamento dell'Orchestra Toscana Jazz. L'album, trainato dall'unico inedito Canzone dell'acqua (testo di Renzo Zenobi) è anche un DVD che contiene un’intervista di Natasha Stefanenko a Ron durante una passeggiata in giro per Garlasco, cittadina dove tutt’oggi vive.

È del maggio del 2008 l'album di inediti Quando sarò capace d'amare, che prende il titolo da una canzone di Giorgio Gaber del 1994. L'album contiene 10 canzoni scritte con importanti collaboratori come Neffa, Renzo Zenobi, Kaballà e suonate con Lucio Dalla e Alex Britti.

Ron ha sempre amato recitare, così, all’inizio del 2009, porta in scena L’altra parte di Ron (prodotto da F&P Group, regia di Stefano Genovese) nella doppia veste di cantante ed attore, protagonista assoluto. Da solo sul palco, nei concerti teatrali interpreta tutti i personaggi che sono stati negli anni protagonisti della sua vita diventando il punto di partenza di percorsi musicali, di riflessioni e racconti. Ron canta, discute, riflette su se stesso, il tutto messo in scena come un riflesso allo specchio della sua memoria: il collega musicista, l’amico d’infanzia, la mamma, il vicino di casa; il tutto condito dalle emozioni che ha regalato ai suoi fan in 40 anni di musica.

Nell'aprile 2009 ha partecipato all'incisione del brano Domani 21/04.2009 di Mauro Pagani, con i proventi devoluti alle popolazioni colpite dal terremoto dell'Aquila. Nello stesso anno partecipa all'album di Claudio Baglioni Q.P.G.A., cantando nel brano Mia libertà.

ANNI 2010

In occasione dei suoi 40 anni di carriera, esce il libro Ron si racconta, la gioia di fare musica scritto da Andrea Pedrinelli (edizioni Ancora).

Nello stesso anno, Ron realizza un altro grande sogno: apre a Garlasco il laboratorio musicale “Una città per cantare”, punto di riferimento per chi abbia voglia di scoprire il proprio talento nell’ambito delle discipline musicali.

Apre il volume 2 della collana "Capo Verde, terra d'amore" prodotta per il World Food Programme delle Nazioni Unite da Alberto Zeppieri, duettando con Cesária Évora in "La voce dell'amore"; partecipa all'incisione dell'album È già domenica degli Statuto duettando con Oscar Giammarinaro, leader della band, nel brano Una città per cantare, a cui la band torinese ha voluto rendere omaggio; l'11 febbraio 2011 continua la sua collaborazione con gli Statuto partecipando alla registrazione del live Undici, durante un concerto all'Hiroshima mon amour. Nell'autunno 2011 ha partecipato come tutor al talent show Star Academy.

Il 29 gennaio del 2013 pubblica Way Out un album che raccoglie 12 cover di cantautori angloamericani come John Mayer, David Gray, K'naan, Ben Howard, Damien Rice, Jamie Cullum, Amos Lee, Michael Kiwanuka, The Weepies, Alexi Murdoch, The Boy Who Trapped The Sun e Badly Drawn Boy. L'album è stato registrato a Garlasco, in presa diretta, presso la sua abitazione.

Ha partecipato al Festival di Sanremo 2014 con le canzoni Sing in the Rain, scritta a quattro mani con il già citato Mattia Del Forno, e Un abbraccio unico, eliminata alla prima serata. Per la quarta serata dedicata ai cantautori canta Cara di Lucio Dalla. Nel febbraio 2014 esce l'album Un abbraccio unico, prodotto da Roberto Vernetti e che vede la collaborazione con Mattia Del Forno in diversi brani.

Il 13 ottobre 2015 esce la sua autobiografia Chissà se lo sai (Tutta una vita per cercare me), edita da Piemme, scritta con la collaborazione di Stefano Genovese.

L'11 marzo 2016 esce l'album doppio La forza di dire sì. Come il precedente Ma quando dici amore del 2005, è finalizzato alla raccolta di fondi a favore della AISLA, associazione che si occupa di ricerca contro la sclerosi laterale amiotrofica. Vi partecipano 26 artisti italiani interpretando in duo con Ron numerosi successi che abbracciano l'intero arco della sua carriera di cantautore.

Nel febbraio 2017 partecipa al sessantasettesimo Festival di Sanremo con il brano L'ottava meraviglia, venendo eliminato durante la semifinale. Il brano, assieme all'inedito Ai confini del mondo, viene incluso in una riedizione dell'album La forza di dire sì pubblicato l'anno prima.

Il 15 dicembre 2017 durante il programma Sarà Sanremo viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2018 con il brano Almeno pensami, scritto da Lucio Dalla ed inserito nell’album “Lucio!” nel quale Ron omaggia il cantautore bolognese con alcuni tra i suoi brani più famosi. Ron riscuote un buon successo, rimanendo durante tutte le serate nella fascia alta della classifica provvisoria, arrivando in finale al quarto posto e ottenendo anche il Premio della Critica del Festival della canzone italiana "Mia Martini" risultando il più votato precedendo le interpretazioni del trio Ornella Vanoni/Bungaro/Pacifico e di Max Gazzè.

Il 31 agosto 2018 è protagonista del programma televisivo Lucio! trasmesso su Canale 5 insieme a Michelle Hunziker e tanti altri artisti per rendere omaggio a Lucio Dalla. Il concerto è stato registrato il 2 giugno 2018 al Teatro Romano di Verona: da questo viene tratto un cd “Lucio! Live”.

Nel febbraio 2019 accetta l’invito di Paolo Kessisoglu e - con altri artisti - incide la canzone “C’è da fare” canzone per Genova (ed. Sony Music), in aiuto alle persone colpite dal crollo del Ponte Morandi.

Il 23 dicembre 2019 si conclude a Bologna, dopo quasi 2 anni, il tour “Lucio!”

ANNI 2020

Il 9 gennaio 2020 esce al cinema “Hammamet”, film dedicato agli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, interpretato da Pierfrancesco Favino, nella cui colonna sonora sono presenti due canzoni di Ron: “Vorrei incontrarti fra cent’anni” e “Piazza Grande”.

Il 28 maggio 2021 pubblica il singolo Abitante di un corpo celeste che anticipa l'uscita del suo nuovo album prevista per inizio 2022.

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